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Coradia_iLint
Coradia_iLint

Mobilità, ambiente, e innovazione in una sola parola? Idrogeno

Qualcosa si muove e per la prima volta lo fa con una cella di combustibile a idrogeno. A inizio 2020, infatti, dopo due anni di test in Germania sono state completate con successo le prove dei primi due treni passeggeri Alstom, i Coradia iLint, che sfruttano la nuova tecnologia verde per generare energia elettrica, rilasciando esclusivamente vapore acqueo e acqua di condensa. 

La prima a credere nei treni ad idrogeno è stata la LNVG – autorità dei trasporti della Bassa Sassonia – che dal 2022 introdurrà nella propria flotta 14 treni a idrogeno in sostituzione delle unità diesel. Tuttavia Alstom, forte di questo successo, ha avviato una progettualità parallela anche con l’italiana SNAM, specializzata in infrastrutture energetiche: l’accordo quinquennale punta a realizzare, dal 2021, i treni a idrogeno e i sistemi necessari all’approvvigionamento e alla manutenzione.
Le performance attuali dei Coradia iLint prevedono un’autonomia totale di 1000 km al giorno, zero emissioni e minimo rumore, rendendoli adatti al trasporto locale.

Tra Piemonte e AURA

Nel quadro generale d’interesse per l’idrogeno, le relazioni tra Piemonte e Auvergne-Rhône-Alpes sono diventate particolarmente strette a seguito della firma del patto «Alpi Verdi» il 24 settembre 2019, quando i due presidenti di regione hanno confermato la volontà di collaborare, attraverso i propri centri di ricerca, per sviluppare la tecnologia verde e mettere in cantiere il treno a idrogeno magari proprio in Piemonte, che già ospita a Savigliano un sito di produzione ferroviaria della Alstom.

In Europa

Passando a livello europeo, l’8 luglio 2020 la Commisisone europea ha presentato “Clean Hydrogen Alliance” la strategia che punta a supportare gli stekeholder attivi nel settore delle energie nella transizione verso la neutralità energetica, con l’obiettivo di arrivare al 2030 con il 50% dell’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili.

Lo scenario ferroviario europeo a 10 anni si arricchisce quindi di un nuovo tassello. Dopo la liberalizzazione del mercato con operatori italiani, francesi, tedeschi e spagnoli attivi con soluzioni multimodali tra ferro e strada e dopo la rete TEN-T per persone e merci, di cui è parte integrante la Torino-Lione sul Corridoio Mediterraneo, pronta a connettere il continente e i suoi centri di produzione; ecco i treni a idrogeno per le tratte locali, in primis quelle ad oggi ancora non elettrificate, che rappresentano la parte periferica e più difficilmente sostenibile dell’intero sistema ferroviario.

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