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Variante - simulazione
Variante - simulazione

Al via il progetto di Variante

La pubblicazione del progetto di Variante per la parte italiana della sezione transfrontaliera della Torino-Lione apre la strada all’avvio dei lavori definitivi per l’opera. La variante prevede l’allestimento del cantiere principale per la costruzione del tunnel di base del Moncenisio non nella piana di Susa, ma a Chiomonte, dove sarà ampliata di circa 4 ettari l’area utilizzata per la realizzazione della galleria geognostica della Maddalena, poco più di 7 Km terminati a febbraio. La nuova configurazione è stata ritenuta la più adatta a garantire la sicurezza di maestranze e impianti, mantenendo un consumo di suolo minimo e limitando i disagi per i residenti. Il progetto di variante è stato pubblicato il 10 luglio e tutti i documenti sono stati consegnati agli enti interessati e sono disponibili sul sito di TELT.

Uno studio per la sicurezza della Val di Susa

Il CIPE, aveva chiesto di studiare una “localizzazione alternativa dei cantieri in funzione delle esigenze di sicurezza delle persone e nel rispetto delle esigenze operative dei lavori”. Per questo il promotore ha affidato uno Studio di sicurezza al consorzio NITEL, costituito da 20 atenei italiani con oltre 500 ricercatori. Sono state analizzate varie opzioni, prendendo in considerazione 40 parametri che ne hanno misurato il grado di ‘sensibilità’ (attrattività ed esposizione) e di “impatto”. L’ampliamento del cantiere di Chiomonte è stata ritenuta la più idonea, valutata positivamente anche dal Prefetto di Torino, che ha condiviso le conclusioni del tavolo tecnico composto da rappresentanti di Questura, Carabinieri, TELT e NITEL.

Cosa cambia

Anziché da Susa in direzione Francia, il tunnel di base sarà quindi scavato nel primo tratto da Chiomonte verso Susa. L’area principale dei lavori si sviluppa nei comuni di Chiomonte e Giaglione, sotto l’autostrada A32, per un’estensione di 12 ettari. Il sito di valorizzazione del materiale di scavo e carico su treni sarà invece a Salbertrand, su un’area ferroviaria adibita a deposito industriale, dove era già stato stoccato del materiale durante la costruzione dell’autostrada Torino-Bardonecchia.
Cancellate tutte le lavorazioni in Val Clarea, con lo spostamento della centrale di ventilazione alla Maddalena. Eliminati dalla superficie anche 6,1 km di cavidotto sugli 8 previsti. In particolare da Chiomonte si scaverà una seconda discenderia, di fianco al tunnel geognostico esistente, che avrà il diametro del tunnel di base e sarà realizzata dalla fresa che proseguirà poi lo scavo del tunnel di base in direzione Susa. In fase di esercizio la nuova discenderia avrà funzioni di ventilazione. Sarà anche realizzato un nuovo svincolo sull’autostrada A32 per trasportare il materiale di scavo fino al sito industriale di Salbertrand senza impattare sulla viabilità locale. Qui circa il 60% del materiale sarà trasformato per essere riutilizzato nei lavori mentre il resto verrà trasportato su treni fino ai siti di valorizzazione di Caprie e Torrazza Piemonte. Infine eventuali rocce verdi contenti amianto saranno stoccate in modo sicuro direttamente all’interno delle gallerie scavate, senza mai essere trasportate all’esterno.

Inizia la procedura

Il 19 luglio la Regione Piemonte ha convocato la prima riunione della Conferenza dei Servizi sul Progetto della variante di cantierizzazione della Maddalena.
Alla riunione, che si è svolta in un clima positivo e di collaborazione, sono stati invitati i sindaci dei quattro Comuni interessati, l’Unione Montana, l’ASL, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, quella dei Beni archeologici del Piemonte, la Direzione Ambiente e l’Area sviluppo sostenibile della Città Metropolitana, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, le Direzioni regionali competenti, l’ARPA e TELT. Responsabile del procedimento è Aldo Leonardi, del Settore valutazioni ambientali della Regione Piemonte.
Dopo aver illustrato le ragioni della Variante, in ottemperanza alla prescrizione n°235 del CIPE sulla sicurezza, i tecnici di TELT ne hanno presentato i contenuti principali, mettendo in luce gli aspetti migliorativi del progetto, soprattutto dal punto di vista ambientale. In particolare la valle Clarea, dove era previsto un pozzo di ventilazione per il sito di sicurezza spostato alla Maddalena, non è più interessata da cantieri, con una riduzione di 400 mila tonnellate di materiale di scavo. Vengono abbreviati di 3 anni i lavori nella piana di Susa, che inoltre non è più interessata dal passaggio di un cavidotto interrato. A scopo precauzionale, dal momento che la galleria geognostica della maddalena non ha evidenziato alcuna presenza di amianto, la Variante prevede un sito all’interno della montagna per lo stoccaggio di eventuali rocce verdi incontrate durante lo scavo del tunnel di base. Il materiale verrebbe così tombato in sicurezza senza mai uscire dalla galleria.
La presentazione è stata seguita da alcuni commenti tecnici e politici che hanno evidenziato l’importanza del cantiere per il territorio. Silvano Ollivier, sindaco di Chiomonte, ha chiesto delucidazioni sul piano di monitoraggio ambientale, mentre il sindaco di Salbertrand, Riccardo Joannas, ha sottolineato l’opportunità offerta dai lavori per il rilancio dell’occupazione locale.
Il 26 settembre si apre la Conferenza dei servizi nazionale a Roma.

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